C’era una volta il sale, quello grosso, bianco, per l’acqua della pasta e per sciogliere la neve durante i gelidi inverni, il sale che utilizzavi per tutto e che dominava incontrastato in cucina.
Oggi, non solo nelle gastronomie chic, ma anche nella grande distribuzione, troviamo sempre più spesso sali con granelli colorati, varietà esotiche e pregiate che vanno dal rosa al rosso, dal verde al grigio fino al nero.
Sali hawaiani, himalaiani, ciprioti, blu di Persia, affumicati e chi più ne ha più ne metta arricchiscono i nostri piatti, con una spolverizzata li rendono speciali, fermo restando che il sale comune rimane comunque il più indicato per cucinare. Il mio interesse smisurato per la cucina e la mia ardua e forsennata ricerca di materie prime di eccellenza, mi ha portato a provarne parecchi, attraversando vere e proprie fasi.
Il sale Maldon della contea dell’Essex con i cristalli a forma di piramide e dalla immediata scioglievolezza è stato il mio prezioso alleato in cucina ed in pasticceria per un lungo periodo, sono passata poi al Fleur de Sel, dietro consiglio del mio insegnate di cucina, il più pregiato quello di Guérande, in Bretagna, ma viene prodotto anche in Camargue, molto più delicato.
Una quindicina di giorni fa, in ritorno da un week sulla Riviera Adriatica, la mia amica e collega Irene, mi ha portato una confezione di Sale di Cervia che sto utilizzando in questo periodo. Non dimentichiamoci che anche l’Italia vanta sali eccellenti, prodotti con metodi tradizionali, e questo sale, marino ed integrale, conosciuto come il sale “dolce” per la ridotta presenza delle componenti amare che possono inevitabilmente influenzare il gusto, ne è il portavoce, come il sale di Trapani appena insignito dell’Igp.
Insomma, una volta dal ritorno della vacanze oltre alle cartoline, si portavano bamboline con costumi tipici e soprammobili improbabili segnatempo che mi facevano rabbrividire, oggi per rendermi davvero felice basta un pugno di sale.
“Il sale deve avere qualcosa di sacro infatti si trova sul mare e sulle lacrime“. K. Gibran
2 Commenti
Questo sale lo stò utilizzando anch'io è meraviglioso,me lo ha portato mia suocera quest'estate dal ritorno dalla vacanzia a Cervia ,un regalo meraviglioso.
Questi sono i regali più belli e più graditi.
Ciao Emanuela, buona serata
Claudia